Violenza Fisica e Psicologica Femminile
Una donna che è vittima di violenza fisica o psicologica proprio perché prevaricata e privata della libertà, si sente sola, rassegnata, prova vergogna, ha paura di ritorsioni, teme di non essere creduta e si crede colpevole.
In questo momento è molto difficile risalire e bisogna essere consapevoli che non è sufficiente agire solo quando il reato si è consumato.
L’autovalutazione del rischio è importante e seguendo le indicazioni del PROTOCOLLO SARA basta solo compilare un questionario ANONIMO, on line (circa 20 min.), www.sara-cesvis.org (anche solo per informazioni). E’ necessario agire prima e capire il vero significato di “PREVENZIONE”.
Capiamo con la definizione:
Gli interventi di prevenzione sono in genere rivolti all’eliminazione o, nel caso in cui la stessa non sia concretamente attuabile, alla riduzione dei rischi. Se solo penso che quella “Situazione” può essere pericolosa evito o cerco una soluzione alternativa.
Analizzate i vari momenti della vita e anche se le vostre abitudini non hanno mai avuto incontri negativi non è detto che siano azioni sicure. Esempio: “faccio spesso benzina di notte da sola, non è mai successo niente”. Poter evitare questa situazione porta a migliorare la nostra sicurezza. Imparare a muoversi con sicurezza, dall’entrata all’uscita dalla propria auto, imparare e ad utilizzare qualsiasi oggetto come arma per difendersi, sono piccoli passi per accrescere l’autostima.
Luoghi in cui sono avvenute violenze sessuali (dato statistico per l’anno 2017)
61% strada/auto parcheggio
26% luogo chiuso
11% parco/luogo aperto.
Ricorda: numero verde per le vittime di atti persecutori 1522 e il sito per contattare i centri antiviolenza su www.direcontrolaviolenza.it
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