Qual è il modo migliore per reagire a un’aggressione?
Quando si viene coinvolti in un evento al di fuori della consueta esperienza umana (un’aggressione) quasi tutti sperimentano delle reazioni inusuali ed è naturale che un evento particolarmente stressante le possa provocare.
I cambiamenti nel comportamento della persona, che ha subito il trauma, non sono segnale di debolezza o di malattia mentale, ma se il trauma non viene elaborato può portare a problemi di natura psichica anche seria entità. È importante capire come lavorare per aiutare il nostro organismo a gestire la paura in una situazione pericolosa.
Qual è il giusto atteggiamento psicologico da tenere per fare fronte ad un’aggressione?
Il giusto atteggiamento per affrontare un’aggressione per prima cosa porta a cercare di evitare il confronto, ma, se proprio siete costretti, aiuta a rispondere con un livello appropriato di forza, sufficiente a neutralizzare la minaccia ed a togliervi velocemente dalla situazione di pericolo (controllo e lucidità nell’atteggiamento, riconoscere e identificare la minaccia, pro-azione, Body Language).
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Quello che succede pre e durante conflitto
- Psicologicamente: Senso di irrealtà – cambia la nozione del tempo – si ha la sensazione di essere in un film al rallentatore dove i sensi sono acutizzati, si cerca una rapida valutazione della pericolosità e reazione;
- Fisicamente: tachicardia – senso di nausea, sensazione di caldo o freddo, bisogno di aiuto, blocco degli arti inferiori, offuscamento della vista;
Soluzione:
Conoscere le proprie reazioni emotive (pre – durante e post aggressione) è importante ma ancora di più è conoscere le reazioni che ci proteggono da un crollo psicologico, di conseguenza, bisogna addestrare il nostro corpo e abituarlo con esercizi di condizionamento per gestire lo stress (in ambiente controllato e sicuro) e abituare la persona a quello che inevitabilmente accade in una aggressione, per far si che, successivamente, la mente elabora e conosce questo genere di esperienza.
Come affrontare al meglio il dopo-trauma
Senza un buon addestramento e un cambiamento dell’atteggiamento psicologico nei confronti dell’aggressione si possono avvertire alcuni cambiamenti.
Si prova il sentimento di essere stati danneggiati in modo irreparabile (disturbo post traumatico da stress). Fortunatamente non sempre vi è una reazione post traumatica e questo dipende da molti fattori (gravità dell’evento, minaccia di morte, impotenza nel reagire, capacità di resilienza).
Per finire, è giusto sapere le possibili reazioni del nostro corpo successive all’evento se non particolarmente addestrato. Il nostro cervello elaborerà molti pensieri negativi, ricordi traumatici, immagini dell’evento nei momenti di rilassamento fino a portare per esempio a problemi gravi di insonnia. Il nostro fisico, invece, comunicherà con problemi allo stomaco, impulsi di dolore alla testa, difficoltà di concentrazione etc. Si proverà sensi di colpa e paura del futuro.
Soluzione:
Molti fattori possono aiutarci, ma la base solida deve essere la nostra capacità di reazione. Essere addestrati e allenati in modo continuo porta la persona ad un cambiamento dell’atteggiamento psicologico di fronte all’aggressore.
Per tutti, è necessario sapere che bisogna subito parlare dell’evento traumatico con persone esperte per trovare un sollievo e una possibile soluzione. Considerare di aver bisogno di aiuto non è debolezza ma una grande forza d’animo che ci porterà a mantenere la routine e dare il tempo necessario al corpo e alla mente per recuperare.
A molte persone che hanno subito violenza può succedere anche a distanza di anni di avere risposte di esagerata paura, di allarme, di ipereccitazione nervosa, quando rivivono per associazione l’evento traumatico, se non affrontano da subito il momento negativo.
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